Accompagnati da due insegnanti, i bambini – di età compresa tra i 5 e i 6 anni e con molteplici background culturali – sono stati accolti dagli Chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini e dal Maître Nicola Dell’Agnolo all’interno dello storico ristorante di Via Montecuccoli. Ad attenderli nel Theatrum dei Sapori, un grande tavolo con pomodori di varietà diverse: un primo contatto “sensoriale” con l’ingrediente, tra profumi, colori e consistenze da toccare con mano. I piccoli ospiti hanno separato i pomodori dai rami, li hanno lavati e preparati con cura, scoprendone così il valore, la storia e l’importanza nella nostra tradizione culinaria.
Guidati passo dopo passo dagli Chef, i giovanissimi studenti hanno poi portato i pomodori a bollire, osservando il processo di trasformazione fino all’estrazione della passata grazie all’utilizzo della macchina apposita. Durante il laboratorio, è stato dato spazio anche al tema del recupero: bucce e semi non vengono scartati, ma possono essere riutilizzati in cucina o per la semina, in un’ottica di sostenibilità e rispetto della materia prima.
Dopo aver prodotto la propria passata, ogni bambino ha potuto assaggiarla appena fatta e confezionarla in un barattolo personalizzato da portare a casa. A conclusione dell’attività, tutti hanno ricevuto un diploma firmato dagli Chef Pisani e Negrini, come ricordo della giornata.
Il percorso è proseguito nella sala principale del ristorante, dove gli studenti hanno vissuto un’esperienza unica: un pranzo servito dal Maître e dal Team di Sala, con un menù creato dagli Chef appositamente per l’occasione:
Questa giornata è stata un prezioso momento di incontro tra generazioni, un’opportunità per i più piccoli di avvicinarsi ai valori della cucina, del territorio e della cultura gastronomica, riscoprendo – attraverso un gesto semplice come fare la passata di pomodoro – il legame profondo tra tradizione e innovazione. Ogni progetto e iniziativa punta a promuovere e trasmettere l’eccellenza “Made in Italy” del nostro patrimonio culinario e culturale
L’iniziativa, nata dai valori del progetto “
Territori”, che si fonda su tre pilastri: formazione, cultura ed etica, e rappresenta una delle tante azioni attraverso cui Il Luogo Aimo e Nadia continua a trasmettere il valore della cucina italiana alle nuove generazioni.